Un gatto, appena svezzato e apparentemente tranquillo, viene ritrovato nei pressi della corte di Alessandro Magno, nell’antica Grecia. Adottato dalle ancelle, ottiene presto la fiducia del grande condottiero, che vuole impadronirsi dell’intero mondo allora conosciuto. Batuffolino, così viene chiamato per via del suo aspetto, ne diventa quindi l’alter ego quando Alessandro è impegnato nelle lunghe guerre. Ormai esperto della vita, alla morte dell’imperatore, si insedia in Persia, a Batuffolandia, dove la sua tenacia e il suo forte senso della giustizia lo portano a risolvere gravi problemi di convivenza fra i gatti locali.
Ma la sua vita, o meglio le sue vite, sono tutt’altro che finite. Non fa in tempo a essere nominato emiro che un’altra emergenza lo attende: una drammatica crisi economico-finanziaria è scoppiata a Miciopolis, nel cuore della nazione greca. Eletto suo malgrado sindaco della città, con arguzia e non poca audacia riesce a impedire che la situazione sfugga di mano. Arginati il crollo di Borsa e la fuga dei capitali, Batouffakis (questo il suo nuovo nome) si conquista un posto d’onore nei libri di storia.